Quanto è congruo chiedere (e spendere) per un servizio di Social Media Marketing? Quali servizi è possibile prevedere da (e richiedere al) Social Media Manager ?
Tra chi chiede 50 euro al mese per gestire una pagina social e chi ne chiede 1500, destreggiarsi nel mondo del Social Media Marketing e capire quanto è giusto chiedere (e pagare) da freelance per questo lavoro non è affatto semplice.
Rende ancora più complicato tutto questo il fatto che, spesso, non si tratta di una semplice “gestione della pagina X”, ma anche della creazione di contenuti dedicati, gestione di molteplici presidi social (Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, ecc.), più una serie di servizi accessori quali la creazione di video/ immagini/ infografiche/ template, la presenza in loco in caso di eventi, la gestione sponsorizzate e così via.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Quanto dovrebbe farsi pagare un Social Media Manager?
Per mia esperienza il range è molto ampio. Un’attività professionale di Social Media Management può oscillare tra i 250 e i 1500 euro al mese, dove all’estremo inferiore troviamo la piccola impresa che fornisce già la creatività, necessita la supervisione di un solo canale social, la pubblicazione di un paio di post a settimana e una blanda gestione di campagne pubblicitarie, mentre all’estremo superiore troviamo un business più strutturato con gestione di più presidi social, moderazione dei messaggi, creatività dedicata (video, Stories, ecc.) e campagne più complesse (retargeting, lead generation, ecc).
Non essendoci un albo che regolamenta un tariffario, i costi di un social media manager possono variare di molto e dipendono principalmente da tre aspetti principali: servizi richiesti, esperienza e affidabilità. Vediamoli di seguito nel dettaglio.
1. Servizi richiesti
Dopo una prima analisi degli account del cliente (fondamentale per fare un preventivo personalizzato e differenziarsi dai cialtroni) e dopo averne analizzato le richieste ed esigenze, ti puoi fare un’idea di quanto tempo richiede l’attività ed eventualmente di quali professionalità aggiuntive necessita.
Se si tratta di un brand che riceve molti messaggi e commenti, o se richiede la creazione di molteplici post giornalieri, nel fare un preventivo dovrai fare una stima del tempo da dedicare settimanalmente o giornalmente anche all’attività di reperimento e pubblicazione di notizie. Diverso è il caso di gestione ibrida, in cui il cliente e il suo team si occupano di gestire la community e tu solo di pubblicare un paio di post a settimana a basso impatto creativo e gestire le pubblicità sui social network.
Nella definizione del compenso mensile è molto importante considerare il numero di presidi social da gestire, ognuno con le sue specificità, piano editoriale e formati.
Ogni cliente può inoltre necessitare di pacchetti di servizi social extra differenti. Se per un brand dovrai anche creare video, fare foto (o avvalerti di altri collaboratori per erogare certi servizi), creare blog post, gestire newsletter o semplicemente prevedere l’abbonamento a un tool particolare o a un database di immagini stock, dovrai valutare e inserire nel compenso mensile anche queste attività e costi.
Come rendere un piano editoriale social professionale?
2. Esperienza
Data dal tempo e dal continuo aggiornamento del Social media manager, l’esperienza va a determinare la qualità della comunicazione e della gestione dei rapporti aziendali sui social.
Per fare un preventivo sensato, deve essere definita una fee oraria commisurata alla nostra esperienza e valutata un’ipotesi del monte ore dedicato al cliente. Se siamo alle prime armi non possiamo chiedere 80 euro all’ora, né se abbiamo anni di esperienza, corsi e specializzazioni alle spalle, possiamo sminuire la nostra professionalità chiedendo 25 euro all’ora.
Il punto è che se ti fai pagare 50 euro al mese non solo quasi sicuramente offrirai un servizio da poco o sarai nominato come benefattore, ma darai anche l’impressione che sia un servizio da poco. D’altra parte, farsi pagare migliaia di euro al mese per pubblicare 4 post e mettere in evidenza ogni singolo post è ugualmente sbagliato e scorretto.
Per farci percepire come veri professionisti e rispettare noi stessi è necessario fissare dei parametri nel definire quanto chiedere, in base ai costi che dobbiamo sostenere per il cliente e al tempo che gli dovremo dedicare. E chiedere una cifra equa per il servizio che offriamo.
3. Affidabilità
L’ultimo ma non il meno importante degli aspetti da considerare nella determinazione del costo del Social media manager è intrinseca nel carattere della persona: l’affidabilità. La coerenza, le azioni positive e le decisioni intelligenti, anche riguardo decisioni difficili, fanno la differenza agli occhi dei tuoi clienti, garantendoti la loro fiducia e rispetto.
Tra gli altri elementi da prendere in considerazione anche il regime fiscale in cui ci troviamo, il contesto sociale ed economico dove operiamo, la tipologia del cliente e la durata del contratto.
Quale Social Media Manager scegliere?
Il Social Media Manager è un consulente operante nel settore web marketing che cura la presenza di un brand sui social network, in coerenza ad una digital strategy.
A differenza di quanto si possa pensare, il lavoro di un social media manager è tutt’altro che semplice ed ha un impatto diretto sull’immagine aziendale. Ecco perché è importante delegare ad un professionista la gestione dei propri profili social piuttosto che improvvisarsi social media manager o affidarsi al cialtrone di turno oppure al cugino smanettone.
A differenza degli improvvisati, infatti, un social media manager deve essere in grado di:
- effettuare uno studio delle buyer personas;
- scegliere i social network più adatti alla strategia digitale;
- identificare il comportamento degli utenti e il loro modo di interagire sui social;
- individuare il tone-of-voice ed il social-voice da usare per comunicare con loro;
- redigere un piano editoriale e tutta una serie di azioni volte al raggiungimento degli obiettivi;
- rispettare il budget messo a disposizione dal committente;
- creare una community.
Il social media manager deve essere in grado di sapere cosa l’azienda deve comunicare al suo pubblico, quando farlo, a quale scopo e soprattutto, attraverso quale mezzo.
Le PMI richiedono in genere servizi e professionalità extra differenti come: il copywriter per la stesura di messaggi consoni agli obiettivi richiesti, il grafico per la realizzazione di tutto il contenuto visivo e il videomaker per la realizzazione e il montaggio di video emozionali. Questo perché la diversità dei Social Media richiede un linguaggio comunicativo (post testuali, infografiche, immagini statiche, immagini animate, video) appropriato ai diversi pubblici che li popolano e coerenti ai diversi obiettivi.
Il Social Media Manager potrà così avvalersi di collaboratori specializzati nella creazione di tali tipologie di contenuti oppure potrà produrli in prima persona, includendo tali pacchetti extra nel compenso mensile dell’attività da svolgere.
Il social media manager assume così un ruolo sempre più incentrato sulla gestione dei contenuti e sul monitoraggio dei dati generati dal proprio lavoro, che per l’azienda sono il principale parametro di valutazione del suo operato.
Conclusioni…
Quello che fa la differenza è la professionalità, talento, capacità di visione ad ampio spettro di tutte le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi, e tanta ma tanta responsabilità.
Le aziende hanno capito che i social network giocano un ruolo importante nella visibilità aziendale e che se ben usati diventano uno strumento di marketing molto efficace. Tuttavia se utilizzati impropriamente portano a trasmettere un’immagine negativa di sé, con impatti dannosi, se non fatali, sull’immagine aziendale.
La scelta del Social media manager non può e non deve essere casuale o compiuta con superficialità.
Per questo, a chi decide di pianificare una digital startegy consiglio sempre di affidarsi a degli specialisti e non a dei cialtroni improvvisati.
Come da voce di corridoio maggiormente pronunciata dai Social Media Manager: “se pensi che un professionista ti costi troppo, non sai quanto ti costerà un dilettante“!
Scopri:
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