Wellness: un business da 7 Trilioni di dollari

Inizialmente focalizzata sui settori della cura personale, cosmesi, estetica, spa e centri termali, l’Industria del Wellness si è poi allargata ad altri campi. Crescono sempre di più i settori alleati di uno stile di vita sano, di un benessere olistico, completo, per le persone, la società e l’ambiente.

Si fa riferimento così al settore del Turismo, dello Sport, della Psicologia, della Sanità pubblica, medicina preventiva e curativa, della Nutrizione, della Cura personale e della Bellezza e non da ultimo il settore del Wellness Immobiliare (Wellness Real estate) e del Wellness sul posto di lavoro.

Ma cosa si intende per Benessere?

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Il primo ad utilizzare l’espressione “economia del benessere” fu, nel 1920, Arthur Cecil Pigou. Egli sostenne che l’aumento del reddito nazionale determinava un accrescimento del benessere generale soltanto quando il reddito delle classi povere non fosse diminuito. L’aumento del reddito reale delle classi povere significasse un aumento del benessere generale solo quando non implicasse una contrazione del reddito nazionale.

A dire il vero Alfred Marshall alla fine dell’800 affermava che la felicità dipende non tanto dalla ricchezza materiale quanto piuttosto da fattori extra economici. Elementi come lo sviluppo della personalità, l’amicizia e la dimensione affettiva sono determinanti. Ciononostante, la povertà può creare condizioni oggettive che ostacolano lo sviluppo di dimensioni di vita e di relazioni sociali da cui dipende la felicità.

La povertà quindi, sebbene non implichi direttamente infelicità, ne resta la causa principale. Il denaro deve essere un mezzo volto a compiere azioni utili, nobili ed efficaci alla realizzazione del sé e di una società migliore e felice.

Dobbiamo quindi dissociare dal denaro l’essenza del benessere e della felicità.

Con la parola “wellness” si intende la ricerca attiva di scelte e stili di vita che conducono ad uno stato di salute olistica. Ne deriva che la Wellness Economy comprende l’insieme dei settori che consentono alle persone di compiere attività e scelte di benessere personale, sociale e ambientale.

Durante il Global Wellness Summit, il Global Wellness Institute ha rilasciato il nuovo report: “Guardando Oltre il Covid”. Si sono così evidenziati i nuovissimi dati del mercato globale sull’economia del benessere.

Se il GWI, nel 2017, ha valutato l’industria a $4.3 Trilioni, la nuova ricerca rivela che l’economia del Wellness tornerà a i livelli pre-pandemia. La MegaIndustry crescerà ad un ritmo annuale del 10% fino al 2025, quando il mercato raggiungerà i $7 Trilioni.

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I settori della Wellness Economy nel 2017, 2019, 2020 – fonte: Global Wellness Institute

Quali sono i principali settori esaminati?

1. Sport

Questo mercato è cresciuto del 5% dal 2018-2019 sebbene nel 2020 i ricavi siano diminuiti del 15.5%. Il sotto-settore del fitness (palestre, studi, corsi) ha subito un forte calo delle entrate del -37% nel 2020.
La tecnologia per il fitness ha registrato un’esplosione del 29% nel 2020. App digitali, streaming e piattaforme di allenamento su richiesta hanno registrato un aumento del 40%.
Il mercato raddoppierà, da $738 Bilioni a $1,2 Trilioni, tra il 2020 e il 2025.

2. Benessere Mentale

Una forte crescita del 7% si è registrata dal 2019 al 2020, mentre i consumatori cercavano soluzioni per far fronte allo stress pandemico. Il segmento più grande ”sensi, spazi e sonno” è cresciuto del 12.4% , mentre il segmento più piccolo, “meditazione e consapevolezza” è cresciuto velocemente (25%). La previsione: forte crescita del 10% annuo fino al 2025 per raggiungere i $210 Bilioni.

3. Wellness Immobiliare

Il settore immobiliare che incorpora elementi wellness nella progettazione, nei materiali o nei servizi collaterali, è in crescita a livello globale. I consumatori sono infatti, sempre più attenti ad inserire elementi legati alla salute nel proprio stile di vita. Il mercato è cresciuto dal 102 miliardi del 2015 ai 116 miliardi registrati nel 2017 con un tasso di crescita del 6,4% all’anno. Oggi si contano oltre 740 progetti immobiliari legati al wellness in costruzione o in progettazione di 34 paesi.

L’Italia si posiziona al 16° posto mondiale nel settore wellness real estate, con un fatturato totale di quasi un miliardo di Euro.

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Il settore della Wellness Economy a livello globale: fonte: Global Wellness Institute

4.Wellness sul posto di lavoro

Il settore vale 41 miliari di euro a livello mondiale, ma il dato è ancora molto basso rispetto all’impatto che il settore potrebbe avere in termini di maggiore produttività. Si stima infatti che la perdita di produttività legata a malattie e demotivazione sul lavoro si pari al 10-15% dell’economia mondiale. Oggi solo il 9,8% dei lavoratori a livello mondiale sono interessati, in qualche forma, da programmi di wellness aziendale.

L’Italia si posiziona al settimo posto a livello mondiale per fatturato nel settore corporate wellness che vale in totale 1,4 miliardi di Euro all’anno.

5. Turismo del Wellness

È cresciuto dell’8% annuo dal 2017 al 2019 per poi raggiungere maggiore successo nel 2020. In seguito alla pandemia i viaggi del Wellness sono scesi da 936 milioni a 601 milioni. L’impressionante tasso di crescita annuo del 21% previsto per il turismo del Wellness fino al 2025 riflette i nuovi valori dei viaggiatori (per natura, sostenibilità e Wellness mentale) così come un periodo di rapida ripresa dalla domanda repressa nel 2021 e nel 2022.

L’Italia si classifica al decimo posto come mercato per il turismo wellness con un fatturato totale di 11,6 miliardi di Euro. L’Italia si classifica inoltre al 12° posto per crescita del numero di viaggi wellness. Oggi il comparto del turismo wellness impiega circa 150,000 persone in Italia.

Il Turismo wellness ha radici storiche molto profonde in Europa. Oggi sia I governi, sia le destinazioni turistiche stanno avviando progetti per differenziare la propria offerta rispetto al mercato di massa. Per esempio in Italia è stato lanciato il progetto Terme d’Italia focalizzato a stimolare la domanda di turismo wellness.

6. Sanità pubblica, medicina preventiva e curativa

Un altro settore che ha visto una crescita pandemica positiva (4,5%), perché molti governi e sistemi sanitari hanno aumentato le spese per la salute pubblica e la prevenzione durante la crisi del COVID-19. Con le dolorose lezioni della pandemia sui terribili costi del sotto-investimento nella salute pubblica, si prevede che il segmento crescerà del 5% annuo fino al 2025, fino al raggiungimento di $478 Bilioni.

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Proiezione di crescita della Wellness Economy per Settore – fonte: Global Wellness Institute

7. Alimentazione sana, nutrizione

Rappresenta uno dei pochi settori del benessere che ha mantenuto una crescita positiva (3,6%) durante la pandemia. L’interesse per la cucina casalinga, il cibo sano e gli integratori incentrati sull’immunità hanno dato un notevole impulso.

Si prevede che il settore continuerà a crescere del 5% annuo fino al 2025, per raggiungere $1,2 Trilioni.

8. Spa, cura personale e bellezza

La spesa dei consumatori è aumentata da 720 mila milioni di euro (2017), a $1,1 Trilioni (2019), per poi diminuire del 13% nel 2020. Nel 2020, l’Asia Pacifica è passata dall’essere il terzo mercato al primo posto. La spesa riprenderà dopo la pandemia con una crescita annuale dell’8,2% fino al 2025, per raggiungere $1,4 Trilioni.

Prospettive future

“La Wellness Economy crescerà di $7 Trilioni nel 2025. Le forze che lo hanno guidato rimangono potenti: una classe media globale in espansione, una popolazione che invecchia e malattie croniche in aumento”. Questo è quanto afferma Katherine Johnston, ricercatrice senior del GWI.
Ma la pandemia ha portato nuovi cambiamenti e un ‘ripristino dei valori‘ globale.

Il Wellness presenta una crescente attenzione al benessere mentale e all’importanza dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, giustizia sociale, sostenibilità ambientale e salute pubblica.

Questi driver sosterranno il recupero dell’economia del benessere; sposteranno la spesa dei consumatori, delle politiche e della sanità in nuove direzioni.